top of page
Cerca

Incontro con Capellupo dell'Osservatorio sulla violenza

  • Fonte: AIA
  • 12 feb 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Svoltasi eccezionalmente di martedì, una delle consuete Riunioni Tecniche ha visto la presenza di Filippo Antonio Capellupo, responsabile dell'Osservatorio Violenza dell'Associazione Italiana Arbitri. La violenza sugli arbitri è stato, ovviamente, il tema centrale dell'incontro che, purtroppo, risulta essere ancora un argomento tanto delicato quanto ricorrente. La nostra Associazione sta, da diversi anni, lavorando nella giusta direzione per arginare gli episodi di violenza ed affiancare tutti gli associati, protagonisti degli spiacevoli episodi, con un'assistenza legale totalmente gratuita. Giunto nel pomeriggio, prima di essere presentato all'intera Sezione, l'illustre ospite è stato ben lieto di visitare parte di Policoro, città che sorge a poca distanza dalle rovine dell'antica città di Eraclea, importante centro della Magna Grecia del VI secolo a.C., dove nel 280 a.C. i Romani combatterono Pirro. A fare gli onori di casa ci ha pensato, ovviamente, il Presidente di Sezione, Leonardo Di Nella che, prima di passare la parola al collega della Sezione di Catanzaro, ha voluto ringraziarlo per aver onorato della sua presenza la Sezione di Policoro. «Avere un ospite così importante per una Sezione costituita solo tre mesi fa - ha sottolineato Di Nella - è motivo di orgoglio per tutta la forza arbitrale, non solo policorese, ma per l'intera regione». É stato un Pippo Capellupo a 360°, in cui è emerso innanzitutto l'uomo e poi l'arbitro, che fa dell'AIA una vera e propria filosofia di vita. Le varie esperienze e i diversi incarichi ricoperti, fanno di lui una delle figure più rilevanti della nostra Associazione. Entrando nel dettaglio, è emerso, dati alla mano, che la maggior parte delle aggressioni avvengono ad opera di tesserati, un dato preoccupante che l'AIA, unitamente alle altre componenti Federali, sta lavorando costantemente per ricercare le cause e le possibili soluzioni al problema. Oltre a tracciare un bilancio in ambito di violenze e le relative tutele legali a favore degli associati, l'amico Pippo ha letteralmente catturato l'attenzione dei presenti con un intervento a tutto tondo, capace di spaziare dall'approccio alla gara di un arbitro di calcio alla rapidità e l'alto livello di concentrazione a cui sono sottoposti gli arbitri di calcio a 5. Proprio in riferimento a quest'ultima disciplina, ha sottolineato come, nel corso degli anni, sono stati raggiunti livelli altissimi di professionalità, tanto da essere i migliori a livello internazionale anche nel Futsal. Altro passaggio importante, affrontato nel corso della serata, è stato quello inerente ai veri valori che la famiglia dell'AIA da ad ogni singolo associato. «In ogni parte d'Italia troveremo sempre una Sezione e degli associati pronti ad accoglierci, l'AIA è una grande casa, dislocata su tutto il territorio nazionale. «Nella nostra Associazione - ha proseguito Capellupo - non si smette mai di essere arbitro, perché l’AIA attuale ha bisogno di dirigenti validi, preparati e motivati». Un caloroso applauso era più che scontato, dopo aver assistito ad un intervento di altissima caratura, dove le varie tematiche toccate, hanno lanciato nuovi stimoli ad ognuno dei presenti.


 
 
 

Comments


bottom of page